Der Blick, der ans eine Schöne sich verliert, ist ein sabbatischer. Er rettet am Gegenstand etwas von der Ruhe seines Schöpfungstages. […] Fast könnte man sagen, daß vom Tempo, der Geduld und Ausdauer des Verweilens beim Einzelnen, Wahrheit selber abhängt.

Lo sguardo che si perde nella bellezza di un singolo oggetto è uno sguardo sabbatico. Esso salva nell'oggetto un po' della quiete del giorno in cui è stato creato. […] Si potrebbe quasi dire che la verità stessa dipende dal contegno, dalla pazienza e assiduità con cui si indugia presso quel singolo oggetto.

Theodor W. Adorno

domenica 22 novembre 2015

Astrid Styma. Nymphe
24.10.2015 - 28.11.2015

Astrid Styma, Every day a selfie, 2014
triptych, oil on MDF, each 30x22 cm
(view of the exhibition at Raum e.V.)

(segue traduzione in italiano)

Meist wird das Wort Nymphe unmittelbar mit Begriffen wie Weiblichkeit und Sinnlichkeit in Verbindung gesetzt. Und das ist auch kein Wunder, wenn man sowohl an die griechische und römische Mythologie, wo Nymphen überall auf Feldern, in Klüften, Brisen, Bergen, Seen, Meeren, Flüssen, Quellen, Tälern, Wäldern, Wiesen und Bäumen vorkommen, als auch an Nabokovs Roman Lolita denkt. Der russisch-amerikanische Schriftsteller hat das Wort Nymphchen eigentlich geprägt, um einen bestimmten Typ vom jungen und maliziösen Mädchen zu beschreiben, von dem der Protagonist des Romans bezaubert wird.

Dabei würde man sich nicht irren, wenn man diesen Begriff in Bezug auf Astrid Stymas Arbeiten anwendet, weil sie tatsächlich  sehr zart, fraulich, sinnlich und auch klassisch aussehen. Das erschöpft aber die ganze Bedeutung ihres Kunstschaffens nicht. In diesem Sinne drückt das Wort Nymphe  eine zweite, ausschlaggebende Bedeutung aus, die hier eine noch wichtigere Rolle spielt.

Im Bereich der Zoologie bzw. Entomologie bedeutet Nymphe ein Entwicklungsstadium des Insekts, das vor der Adultform, und zwar von der sogenannten Imago, wortwörtlich Bild, Bildnis, Abbild, aber auch Trugbild, Gespenst, Phantom kommt. Die Nymphen sind also unvollständige Insekten, die der Imago sehr ähnlich sehen bis auf wenige Details, die offenbar mit dem Konzept des vollen Lebens zu tun haben. Ohne diese Attribute hat man nämlich keine wahre Existenz, sondern man ist bloß eine entfunktionalisierte Gestalt. Deshalb darf man wagen zu behaupten, dass die Werke von Astrid Styma Nymphen sind, weil die von ihr gemalten Figuren wie unvollständige Gegenstände auftreten. Das wird besonders klar, wenn man die Werke betrachtet, auf denen Küchengeräte auftauchen, deren Funktionen von der Künstlerin vollständig ausgelöscht worden sind. Sie erscheinen als pure, fast ideale Formen, die sich wie wunderschöne Nymphen traditionell mit der Frauenwelt assoziieren lassen und durch eine feine, genaue und grundsätzlich reife Technik gemalt worden sind.

Einer anderen zoologischen Metapher kann man sich schließlich bedienen, um die perfekten Körpergestalten zu beschreiben, worauf die leeren von Astrid Styma abgebildeten Kleidungen hinweisen. Diese federleichten Figuren erinnern uns an tierische Exuviae, d.h. Reste von einem Exoskelett nach der Mauser. Die Exuvie ist sehr wichtig für den Wissenschaftler, der nicht nur die Art, sondern auch das Geschlecht eines Tieres dadurch identifizieren kann. Wie wahrhafte Biologen können die Besucher dieser Ausstellung einfach erahnen, wem diese Exuviae gehören.

Astrid Styma
Nymphe

kuratiert von Veronica Liotti

RAUM e.V.
Sonderburgstr. 2, Düsseldorf-Oberkassel

24. Oktober – 28. November 2015
Öffnungszeiten Sa. 14-18 h und nach Vereinbarung

Der RAUM wird gefördert von:
Kulturamt
Landeshauptstadt Düsseldorf

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(versione in italiano)

Nell'immaginario comune il termine Nymphe (Ninfa), viene immediatamente associato a concetti come femminilità e sensualità. Ciò non stupisce sia se si pensa alla tradizione mitologica greco-romana, dove le ninfe (letteralmente giovani donne) erano divinità minori della terra, del mare e dell’aria; sia alla Lolita di Nabokov. Lo scrittore russo-americano ha infatti coniato l’appellativo “ninfetta” per designare un tipo particolare di maliziosa pre-adolescente, che fa perdere la testa al protagonista del suo romanzo.

Un simile modo di intendere la parola ninfa non sarebbe completamente sbagliato nemmeno in rapporto alle opere di Astrid Styma che, indubbiamente, esprimono femminilità, sensualità, delicatezza e classicità. Si tratta tuttavia di una descrizione solo parziale del suo lavoro. Ninfa ha infatti anche un secondo significato, che qui ci interessa in modo particolare.

In ambito zoologico o più precisamente, entomologico, con ninfa si definisce lo stadio di sviluppo dell’insetto precedente a quello della forma adulta, detta per altro imago, ovvero immagine, figura, effigie, ritratto, ma anche fantasma, spettro, idea, concetto, rappresentazione mentale, sogno, visione, apparizione. Le ninfe sono dunque insetti non ancora totalmente formati, di fatto uguali all’imago tranne per alcuni dettagli, dettagli che, tuttavia, sono proprio ciò che consente all'insetto di vivere compiutamente. Senza tali attributi non sussiste una vera esistenza, ma solo una forma priva di funzioni. In questo senso, si potrebbe quindi affermare, che le opere di Astrid Styma siano ninfe, in quanto rappresentazioni volutamente incomplete di oggetti compiuti. Ciò risulta evidente soprattutto se si osservano le opere raffiguranti elettrodomestici di uso quotidiano ai quali l’artista ha letteralmente cancellato l’elemento funzionale. Ne risultano forme pure, idealizzate, delicate e femminili come le ninfe della tradizione, anche in virtù del tocco preciso e lieve con cui sono state delineate.

Restando in campo zoologico possiamo prendere in prestito un'altra efficace metafora per descrivere il lavoro di Astrid Styma. Nei dipinti che hanno per soggetto “vestiti vuoti”, i capi di biancheria, svuotati dalla pesantezza dei corpi che contenevano (ma dei quali continuano a recare le forme) ci ricordano le exuvie animali, ovvero i resti di un esoscheletro dopo la muta. Per gli studiosi le exuvie sono fondamentali in quanto consentono di identificare non solo la specie ma anche il sesso dell’animale che le ha abbandonate. Allo stesso modo, osservando le opere di Astrid Styma, non sarà difficile risalire al proprietario di tali exuvie.

Astrid Styma
Nymphe

a cura di Veronica Liotti

RAUM e.V.
Sonderburgstr. 2, Düsseldorf-Oberkassel

24 ottobre – 28 novembre 2015
tutti i sabati h 14-18 e su appuntamento

con il supporto di:
Kulturamt
Landeshauptstadt Düsseldorf